Studeriotes sp., classificato fino a pochi anni fa da molti autori con il nome di Sphaerella krempfi e ancor prima come Alcyonium tuberculosum, è importato dall’Indo-Pacifico, dove prolifera su fondali sabbiosi o ciottolosi, sia nella barriera subcostiera sia nella laguna.
Il nome comune di “albero di Natale” ben si adatta alla forma di quest’invertebrato. E’ una specie non ermatipica, vale a dire non ha alghe simbionti, ed è quindi indipendente dalla luce.
L’alimentazione di Studeriotes spp. si basa sull’assunzione di sostanze organiche disciolte nell’acqua e di Zooplancton. Il portapolipi (la parte superiore della colonia) può essere completamente retratto e la specie può non superare i 5 cm d’altezza. Al contrario, se completamente estroflessa, arriva anche a superare i 30 cm.
I rami di Studeriotes spp. sono biancastri o bruni con piccoli polipi marrone. Sono state rinvenute specie di colore nero e di forma simile, tuttavia i più noti esperti in tassonomia sostengono che queste specie siano esemplari non classificabili come appartenenti allo stesso genere.
Studeriotes spp. – osservazioni in acquario
Studeriotes sp. è un invertebrato consigliato non tanto ad appassionati esperti, quanto a persone con molto tempo a disposizione. Gli acquari tradizionali, con tubi al neon rappresentano un habitat ideale.
La colonia di Studeriotes spp. deve essere posta su un fondo alto 7-8 cm, meglio se composto da sabbia corallina grossa. Dopo poco tempo l’esemplare si fisserà al fondo sviluppando dei filamenti (stoloni) che assomigliano alle radici degli alberi.
L’alimentazione è importantissima. Si consiglia di somministrare Plancton surgelato o liofilizzato, naupli d’artemia o i comuni alimenti per invertebrati, almeno tre volte al giorno.
La circolazione dell’acqua deve essere da moderata a forte, mentre la luce, come detto, non ha un’importanza fondamentale. Tuttavia, l’esemplare che ho allevato per tre anni sembrava più a suo agio in una zona di penombra. Pesci molto vivaci possono infastidire le colonie di Studeriotes spp. e quindi non permettere loro di aprirsi completamente.