L’inventore, il dottor Leng Sy, dice di essere un acquariofilo pigro e di aver ideato il Miracle Mud (filtro a fanghiglia) proprio per non doversi impegnare troppo nella manutenzione e nella pulizia della vasca.

Miracle Mud – la storia

Miracle Mud - panoramica del filtro

Il mio filtro a fanghiglia

Leng è giunto all’invenzione della fanghiglia parecchi anni fa, ma non l’ha mai diffusa nè tanto meno brevettata, perché riteneva che avesse ancora dei problemi. Solo di recente è riuscito a produrre una miscela corretta per l’acquario marino. Inizialmente aveva testato diversi miscugli, ognuno con pregi e difetti differenti, ma nessuno con le proprietà di quello attuale. Ora il miracle mud è stato protetto da brevetto.
Questo fango, era già famoso due o tre anni fa in America. Solo da pochissimo tempo è reperibile anche in Germania. In Italia, invece, è ancora quasi del tutto sconosciuto. Nessun negoziante italiano sembra interessato a importarlo, nonostante molti acquariofili lo chiedano con sempre più insistenza.

Miracle Mud – il metodo

Sembra strano come una sabbia apparentemente normale possa compiere così tante funzioni. Il metodo si basa sull’azione dei batteri aerobici e anaerobici contenuti nel fango e sull’effetto delle alghe che vi crescono sopra.
In effetti sarebbe possibile inserire le alghe nella vasca principale, ma le sostanze nocive che assorbono nel corso della loro vita tornerebbero irrimediabilmente in circolo nell’acqua per vari fattori come l’intervento dell’acquariofilo che le strappa periodicamente o di pesci fitofagi troppo golosi. Nella vasca della fanghiglia (gli americani la chiamano semplicemente Mud’s Tank cioè vasca del fango ) invece, le alghe hanno la possibilità di svilupparsi in un ambiente pieno di luce, utile per la loro fotosintesi, dove non saranno brucate da qualche pesce o potate dal proprietario dell’ acquario.
Soprattutto c’è da aggiungere che così facendo, le alghe e gli invertebrati non entreranno in competizione per lo spazio disponibile e per la zona più luminosa.
La fanghilia contiene una miriade di piccoli organismi e libera nell’acqua tutto il plancton che si sviluppa e gli elementi traccia che solitamente non vengono reintegrati dall’ acquariofilo.

Miracle Mud – lo schiumatoio

Prima di affontare la questione dello schiumatoio, dobbiamo distinguere due casi: quello degli acquariofili che allestiscono una vasca nuova e quello di coloro che applicano il Mud’s tank ad un acquario già maturo.
Chi ha la fortuna di allestire una nuova vasca non ha la necessità di aggiungere uno schiumatoio, dovendosi sviluppare un nuovo biotopo totalmente nuovo e indipendente da qualsiasi altro filtro meccanico. In questo caso basterà collegare il filtro a fanghiglia all’acquario.
Chi invece vuole provare questa nuova tecnica su un acquario già avviato dovrà aspettare qualche settimana dall’avvio del filtro prima di attivare un lungo processo che durerà almeno due mesi durante il quale lo schiumatoio verrà fatto funzionare per periodi sempre più brevi, fino ad arrivare al suo completo spegnimento.
In questo modo si ha la possibilità di adattare lentamente l’acquario e il filtro a sopportare un carico organico differente.

Miracle Mud – la realizzazione del filtro

  1. Scegliere un luogo solido dove appoggiare la vasca: è possibile tenerla sotto l’ acquario a mo’ di sump oppure come si fa per il refugium, sistemandola accanto all’acquario. In questo caso è bene ricordarsi che la superficie dell’acqua deve trovarsi ad un livello leggermente superiore a quella della vasca principale. Se si opta per la seconda soluzione, è bene ricordarsi che così facendo si ottiene anche il tanto amato effetto rifugio.
    N.B. : L’ allestimento della vasca riguarderà infatti questo secondo metodo.
  2. Miracle Mud - la vaschettaCercare una vaschetta di adeguate dimensioni (vedi la tabella sotto) così strutturata. Una parete divisoria con altezza inferiore al bordo dell’ acquario separa la vasca in due scomparti: uno grande e uno piccolo. Questa parete è attraversata da qualche buco per far passare l’ acqua; i buchi devono essere abbastanza alti. Un raccordo passaparete (flangia) in pvc per non far uscire l’acqua contorna un foro di diametro maggiore del tubo che porterà l’acqua dentro la vaschetta ( es. 10mm e 35mm).

     
    Galloni della vasca Pollici del filtro Libbre di Miracle Mud Cambio biennale (50%)
    040 – 075 24 x 10 x 12 10 5
    075 – 095 30 x 12 x 16 20 10
    100 – 135 36 x 12 x 18 30 15
    150 – 240 36 x 16 x 18 40 20
  3. Miracle Mud - la pompa

    Procurarsi una pompa a immersione con una portata compresa tra le 3 e le 5 volte il contenuto dell’acquario e unirla a un tubo pieghevole lungo abbastanza per collegare la pompa sommersa al bordo del mud’s tank.

     
  4. Miracle Mud - attaccoCollegare al buco d’uscita un tubo che riporterà l’acqua in acquario. Per essere sicuri è meglio stringerlo con uno stringitubo in metallo.
     
  5. Procurarsi una lampada, anche di pochi Watt, ma sufficientemente per far svolgere alle alghe la loro funzione vitale.
  6. Miracle Mud - bioballsRiempire lo scomparto piccolo con bioballs o ricci sintetici che rallenteranno la turbolenza dell’ acqua e tratterranno i detriti più grossi che non devono finire nella sabbia.
     
  7. Miracle Mud - la vaschetta riempita d'acquaRiempire la vaschetta con acqua salata, meglio se il 50 % di essa è quella dell’acquario a cui è collegata la mud’s tank, così si evita di far arrivare nell’ acquario, una volta accesa la pompa, acqua con valori chimici diversi e/o troppo fredda per gli ospiti. Lasciare circolare l’acqua per il tempo necessario a far mescolare quella dell’acquario con quella nuova della Mud’s tank. Dopo circa mezz’ora spegnere la pompa e lasciate fermare l’ acqua.
     
  8. Miracle Mud - il sacchetto chiuso Miracle Mud - il sacchetto apertoEcco la sabbia ! Come si presenta il sacchetto che contiene il Miracle Mud. Com’è l’aspetto della tanto attesa sabbia magica.
     
  9. Miracle Mud - la sabbia appena inserita in vascaAssicurandosi che la pompa sia spenta, versare la giusta quantità di Miracle Mud dentro al filtro e aspettare che si sia totalmente depositata. Si dovrà aspettare almeno 2 o 3 ore. Con la mano o con qualche altro strumento spianare la sabbia nel Mud’s tank affinché sia piatta e non presenti pendii o avvallamenti; fatelo subito, non aspettate di poter vedere attraverso la trasparenza dell’acqua per fare questa operazione altrimenti la sabbia si risolleverà come quando è stata appena inserita.
    Ecco, nella foto,  come si presenta la sabbia magica appena inserita nel mud’s tank

     
  10. Eliminare tutte le particelle galleggianti per evitare che finiscano nell’ acquario.
  11. Ora la vasca è piena d’ acqua e sabbia, la pompa è posizionata in modo corretto e i tubi dell’ acqua sono al loro posto, l’illuminazione è accesa, sospirate e riposatevi.
  12. Assicurandosi che il fango si sia totalmente depositato, azionare la pompa a immersione. Controllare che il getto d’ acqua non sollevi il fango; se questo succede è meglio orientare di nuovo il tubo dell’acqua di entrata.
  13. Miracle Mud - il filtro funzionanteL’acquario ora funziona senza problemi tecnici. Inserite qualche chilo di rocce vive senza anemoni di vetro (Aiptasia) ma possibilmente colonizzate da qualche organismo secondario. Consiglio di scegliere roccette piccole ma non piatte e, se le cercate con qualche invertebrato, sceglietele con quelli rari o strani così nella Mud’s Tank potranno crescere grazie al plancton a disposizione.
     
  14. Come è evidente nelle figure sono stati inseriti alcuni ciuffi di Caulerpa incastrati sotto le rocce. In seguito si propagheranno in tutta la vaschetta.

Miracle Mud – considerazioni

Mud’s Tank: si sviluppa la vita
Appena completato il lavoro, si ha l’impressione che la fanghiglia non sia viva. Ma soltanto dopo due giorni spuntano i primi segnali di vita: i copepodi, gli amfipodi e gli echinodermi sono i primi ospiti a far capolino. In seguito si vedranno anche parecchie ascidie; dopo un po’ di tempo altri organismi sconosciuti ma utili faranno la loro comparsa, dapprima in pochi esemplari, poi sempre più numerosi: si sta creando l’effetto rifugio sopra accennato.

Cambiamenti osservati in acquario
Dopo circa nove mesi si può notare un incremento nella crescita e nella pigmentazione dei coralli duri sps.
Un altro vantaggio è l’apertura notevolmente sopra la media dei polipi dei coralli. Una Xenia pulsante, almeno nel mio caso, solo dopo una settimana ha quasi duplicato la lunghezza dei polipi e anche la larghezza è maggiore. Ma anche gli altri invertebrati si mostrano in perfetta forma.
Tutti noteranno che gli invertebrati privi di zooxantelle avranno sempre qualche polipetto chiuso. Anche nelle colonie di polipi, alcuni saranno sempre chiusi; questo è dovuto al plancton che essi riescono a catturare nell’ acqua, infatti il carico organico è maggiore. Ecco perché i coralli crescono più velocemente rispetto ad altri acquari.
Anche gli invertebrati secondari e le incrostazioni sulle rocce aumenteranno.
Evidente fin dai primi giorni è un miglioramento nella colorazione dei pesci. Leng Sy assicura che pesci con i colori ormai spenti provenienti da altri acquari sono stati immessi in una vasca dotata di mud’s box e hanno recuperato il loro brillante colore.
L’ideatore del filtro a fanghiglia sostiene inoltre che anche che la malattia nota come Lateral Line Disease non si è mai manifestata e pesci colpiti da essa, immessi in un acquario con il filtro a fanghiglia, sono guariti.

Accorgimenti
Leng Sy non ha previsto né sabbia né altri materiali per il fondale, però possono essere ugualmente inseriti se si immettono in vasca anche organismi scavatori o che muovono il fondale.
Se si imposta l’illuminazione del filtro con un fotoperiodo inverso a quello dell’ acquario, si può contrastare l’abbassamento del pH notturno.

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INFO ARTICOLO:

 

Alberto Zucca  

 

 ( 02 dicembre 2002 )  

 

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