La temperatura in un acquario marino.
Una delle caratteristiche essenziali per mantenere una vasca di barriera in regioni climatiche con caratteristiche differenti da quelle di provenienza delle specie allevate, è di assicurare in inverno e d’estate la giusta temperatura dell’acqua. Durante tutto l’arco dell’anno la temperatura dovrebbe essere mantenuta intorno ai 25 C°.
D’inverno è sufficiente utilizzare uno o più riscaldatori di potenza adeguata. D’estate, se la temperatura nell’appartamento o nel locale dove è sistemata la vasca, dovesse superare i 28, 29° gradi è indispensabile dotare l’impianto di un refrigeratore.
La temperatura in un acquario marino nel dettaglio
Una temperatura media di 25° è la più adatta per mantenere in salute la maggior parte delle specie di pesci e invertebrati tropicali di barriera corallina. In natura infatti, il 90% dei reefs, presentano temperature comprese tra i 22 ed i 28 gradi, nei primi 5/10 metri di profondità.
Per mantenere un valore medio nell’allevamento di specie tropicali, è meglio evitare sbalzi continui e mantenere i 25 gradi il più possibile, con un’accettabile lieve aumento d’estate di massimo 2 gradi.
D’inverno, per assicurare la giusta temperatura in acquario, il sistema più diffuso è l’uso di un termoriscaldatore a resistenza che, secondo la capienza della vasca da scaldare, varierà nel wattaggio.
In commercio si trovano termoriscaldatori dai 15w ai 300w.
Privilegiare quelli di case note del settore e non utilizzare termoriscaldatori molto economici; un blocco in funzionamento acceso porterebbe alla perdita dell’intera vasca.
I termoriscaldatori vanno posizionati nel sump oppure in angoli della vasca non raggiungibili da pesci o invertebrati. L’ideale sarebbe acquistare anche un controller elettronico con il quale comandare il riscaldatore in modo da mantenere costante la temperatura con una precisione che arriva al decimo di grado.
Al contrario, durante il periodo estivo, la temperatura tende a salire, anche per l’azione delle lampade che scaldano la superficie dell’acqua.
Se la temperatura dovesse attestarsi per numerosi giorni oltri i 28, 29° dovremo provvedere a raffreddare la vasca. Oggi sono in commercio refrigeratori di tutte le dimensioni e di varia potenza che assicurano un temperatura costante anche durante le giornate più torride. Il tipo più comune funziona come un normale frigorifero dotato di compressore e ventola di raffreddamento. Una pompa (di solito non in dotazione) spinge l’acqua dalla vasca attraverso il refrigeratore. Qui viene raffreddata grazie al contatto con delle serpentine metalliche nella quali scorre un fluido mantenuto a temperatura molto bassa dal compressore. Poi l’acqua rientra in vasca.
In commercio oltre ai semplici refrigeratori, esistono veri e propri climatizzatori: apparecchi in grado di riscaldare l’acqua d’inverno e di raffreddarla d’estate.
Queste due ultime soluzioni non sono certo assai economiche. Per risparmiare si può ricorrere ad un metodo più semplice: un ventilatore posizionato in modo da soffiare sulla superficie dell’acqua. Non avrà di certo l’efficienza di un condizionatore, ma in caso di emergenze limitate può funzionare.
La temperatura è sempre stata tema di dibattito tra gli acquariofili ed i biologi, e nel corso degli anni si sono fatte interessanti scoperte a riguardo. In relazione a studi effettuati in quelle zone di reef dove i valori della temperatura raggiungono picchi estremi, come 17°C il più basso mai registrato, e 34°C il più alto mai registrato, sono state formulate delle ipotesi sul perché dello sviluppo di certe specie di coralli ed altre no.
E’ stato scoperto che in queste zone estreme, vivono poche specie, quelle che apparentemente hanno maggiori capacità d’adattamento a periodi di esposizione a valori così insoliti.
La maggior parte dei coralli ed invertebrati di barriera sono così suscettibili agli sbalzi ed ai cambiamenti di temperatura, da mutare persino il proprio comportamento riproduttivo e di sviluppo.
Da questa ricerca si è scoperto che la crescita della maggior parte delle Sclerattinie, si riduce di oltre il 60% con temperature sotto i 22/23 gradi.
Con un’esposizione prolungata a temperature superiori ai 28/29 gradi invece, la maggior parte delle Sclerattinie tende allo sbiancamento.
Sempre da questo studio, si è potuto osservare che la temperatura ideale che permette agli invertebrati tropicali di barriera, una crescita costante e veloce, si trova compresa tra i 24 ed i 26 gradi.